Chi sono io? Questa domanda appartiene ad ogni essere umano, ma i figli adottivi si pongono questo interrogativo probabilmente con maggior dolore. Essere implica una relazione, fin dall’inizio: io esisto perché sono legato a quella madre che mi alimenta mentre ancora sono in utero, esisto perché qualcuno si prende cura di me… ma se questa esistenza implica una frattura?
Tanti sono gli aspetti sottolineati a raccontati nei libri per bambini e molti possono prestarsi ad una riflessione che accolga la specificità del percorso adottivo. Ecco alcuni appunti.
📙️ IO SONO IO di Maria Beatrice Masella e Jacobo Muñiz: l’incontro e la relazione con tutte le persone con cui intrecciamo un rapporto contaminano e costituiscono la nostra persona in positivo (ma potremmo aggiungere, anche in negativo), ma in fondo poi i veri artisti della nostra persona siamo noi.
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📒 SOLO PER UN GIORNO di Laura Leuck – Marc Boutavant: vorrei essere, se io fossi… È esperienza di tutti desiderare di essere qualcos’altro: più bello, perfetto, all’altezza della situazione…la nostra pelle spesso ci sta stretta. È esperienza di tutti e questo va sottolineato, ma la sfida più grande e bella in fondo è essere se stessi ed amarsi dentro la propria pelle.
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📙 CASA di Carson Ellis – l’involucro e gli oggetti di cui ciascuno si circonda parlano di lui. Tutti noi siamo case diverse, tutti noi siamo persone diverse, ma ognuna è perfetta per la persona che la abita.
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📒 C’E’ UNA TRIBU’ DI BAMBINI di Lane Smith – cosa sono io? I bambini si guardano intorno per riconoscere la propria identità. Sono forse una medusa, uno scimpanzé, un rinoceronte… solo nell’incontro con una famiglia il cuore del bambino può fermarsi e arrivare.
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Testo e ph di Scaffale Basso