L’Arminuta

di Donatella di Pietrantonio. Einaudi Editore

 

É la storia di una bambina dal tragico destino che la vede protagonista di un duplice abbandono: nata in una famiglia disagiata con poche risorse economiche viene ceduta dopo la nascita agli zii che sembra non possano avere figli.

 

Nella nuova famiglia la vita scorre lieta e impara cos’è la cura e l’amore dei genitori. Lei, la donna che l’ha voluta amare, diventa l’unica figura che risponde al nome di “madre”, il punto di riferimento, l’inizio e la fine di ogni cosa….

 

All’età di 13 anni però succede qualcosa che sconvolgerà il suo futuro: la madre sta male e non può più tenerla con sé, deve tornare alla famiglia natale.

Strappata al suo nido trova un luogo a lei sconosciuto e sinistro, intorno persone ed abitudini estranee, con il pensiero sempre rivolto al motivo di questa scelta. Ora ha l’altra madre davanti e non senza difficoltà cerca di adattarsi al suo nuovo ruolo di sorella di due ragazzi adulti in una situazione di povertà e rassegnata miseria.

 

La chiamavano “l’Arminuta” (la ritornata), quella abituata agli agi, non sa far nulla in casa, è solo un impiccio…e la nuova madre, così severa e distaccata, un po’ per senso di colpa e un po’ per proteggerla dal padre, cerca di trovarle un ruolo che le permetta di giustificare il suo ritorno.

 

L’unico faro per lei sembra essere la sorella più piccola, Adriana, lei, “come un fiore improbabile, cresciuta su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia”, con la sua schietta irruenza, l’accompagna nel suo cammino alla scoperta di quel “perché” che metterà a tacere quel grande peso sul cuore.

Non ci sono colpe…Se non quello di cercare di fare del proprio meglio per affrontare gli scherzi della sorte.

 

Libro recensito e consigliato da Sabrina.