FIGLIA DEL CUORE

di Rita Charbonnier, ed. Marcos y Marcos

“Ma quello sguardo tra di noi è stato come quando dentro di te si libera qualcosa che era imprigionato, e si mescola con qualcosa che era imprigionato dentro l’altra persona e si è liberato”.

Ayodele è arrabbiatissima. Perché mai dovrebbe fermarsi a dormire a casa di quella marziana che tenta di abbracciarla, le sciorina un mucchio di regole, pretende di aiutarla con i compiti e vorrebbe persino infliggerle un corso di nuoto?
Lei una madre non l’ha più, ma sta benissimo nel casermone delle suore, con le patatine fritte e il televisore, ad aspettare il padre che rientra la sera quando può.
Ayodele scappa, punta i piedi e strilla, quasi si rifiuta di aprir bocca.
Eppure Sara, detta anche la marziana, non demorde, il tasto di spegnimento non ce l’ha; per lei Ayodele è un diamante grezzo in attesa di risplendere.
Per fortuna c’è nonna Angela: la sua torta di mele è un messaggio di pace e tutti fanno a gara per confidarsi con lei
Tra mutismi e barricate, lacrime roventi sciolgono nodi inestricabili: la famiglia non è un fatto biologico, la famiglia è un cerchio che diventa un cuore.
Peccato solo che Sara non sia sposata, e la legge italiana non consenta alle persone non sposate di passare dall’affido all’adozione…
Da una storia vera.