“Quando mio figlio mi ha chiamato “mamma” per la prima volta ho creduto di svenire. Un’emozione indescrivibile, ed è per questo che non proverò nemmeno a spiegarla.
Quello che invece credo meriti di essere raccontato è come mio marito e io siamo diventati genitori di un bambino nato in Cambogia, a 10.000 chilometri di distanza da noi, dall’Italia. Una famiglia che si è potuta creare grazie all’adozione internazionale, che prima di tutto vuole e deve garantire a ogni bambino del mondo il diritto di avere due genitori, regalando contemporaneamente un sogno a un uomo e una donna che improvvisamente si trasformano in papà e mamma. Un’esperienza che ho vissuto con tutta la passione di cui sono capace, ma anche con tanta paura.
Ho provato a raccontarla, in una sorta di diario condito da tanti sentimenti. Incontri con i servizi sociali, indagini medico-legali, udienze in tribunale ci hanno accompagnato in una fetta della nostra vita, per portarci poi in Cambogia.”
Da questo intento è nato “Appunti di viaggio. Come siamo diventati genitori di un bambino nato a 10000 chilometri da noi.”